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Campli, museo diffuso tra cielo e terra

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Campli, museo diffuso tra cielo e terra
Campli è immersa nel verde lussureggiante del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. La storia, l’arte e la spiritualità si fondono con la bellezza del paesaggio naturale, creando un museo diffuso fra cielo e terra. Il borgo, entrato a far parte del Club I Borghi più belli d'Italia dal settembre 2018, è un piccolo scrigno di tesori, un connubio perfetto di opere d’arte realizzate dall’uomo e scenari incantati plasmati dalla natura.

Il territorio
I Monti Gemelli cingono il territorio camplese con il loro maestoso profilo, apparendo testimoni millenari delle prime tracce d'insediamento abitativo, dall'età del ferro ai giorni nostri. I Pretuzi, tra i primi abitanti del luogo, hanno arricchito tutta l'area del centro Italia con preziose testimonianze della loro civiltà ben visibili nell'area archeologica della Necropoli di Campovalano. Il filo della storia si dipana e passa il testimone all’epoca medievale durante la quale, sul dolce pianoro tra le vallate dei torrenti Siccagno e Fiumicino, viene costruito il borgo. Le piccole e romantiche stradine, contornate da palazzi storici, loggiati e chiese conducono il visitatore nella piazza principale che lo accoglie con il calore della pietra con cui sono stati realizzati i due monumenti simbolo dei fasti del medioevo: la Cattedrale di Santa Maria in Platea e Palazzo Farnese, sede del municipio.
La Scala Santa e il Santuario mariano intitolato alla Madonna Immacolata Protettrice di Campli racchiudono al loro interno il forte senso di spiritualità di cui, da secoli, Campli è permeata.

 Il tempo scorre lento
Il tempo scorre lento all’interno del borgo che è il luogo ideale dove trascorrere una vacanza alla scoperta di saperi e sapori che non aspettano altro che farsi conoscere per sorprendere e stupire il visitatore.
Il paesaggo tutt'intorno offre prodotti dal gusto ineguagliabile che diventano, attraverso le ricette della tradizione, piatti prelibati che non possono mancare sulla tavola, come sua maestà la porchetta italica di Campli e l’inebriante tartufo di Campovalano.
Dal borgo ai monti, il passo è breve. Da Campli è possibile raggiungere il Monte Foltrone dove si ci si potrà ricaricare di energie immergendosi in un ambiente incontaminato per trascorrere del tempo a diretto contatto con la natura.
Lo scenario che si apre dall’alto della vetta, a 1718 metri sul livello del mare,è di un panorama mozzafiato a 360 gradi, che spazia dal Mare Adriatico, alle colline teramane, dalla Majella, al Gran Sasso e ai Monti della Laga, portando con sé, impresse nel cuore, istantanee di pura bellezza.